Primo Pericolo 2021: Ransomware!

Il ransomware è al primo posto tra le minacce sulla sicurezza dei dati aziendali. Questo comporta interventi urgenti per salvaguardare  l’integrità dei dati dopo attacchi di questo genere. 

In un altro dei nostri articoli abbiamo affrontato l’importanza di avere un certo tipo di protezione contro gli attacchi informatici ma il problema dei malware CryptoLocker sta diventando una vera e propria condanna a morte per moltissime realtà aziendali.

Questo tipo di virus si propaga esclusivamente su file system Microsoft Windows e spesso, le aziende, utilizzano file server di questo tipo sia per la gestione dei documenti e sia per il backup. Una volta criptati i documenti ed i backup viene chiesto un riscatto spesso attraverso il pagamento di bitcoin.

Per evitare di pagare questi delinquenti, sempre nella speranza che non sia una truffa, è consigliabile utilizzare filesystem NON Windows e possibilmente collocati al di fuori del proprio “data center” ed accessibili solo al personale del supporto IT.

Con il sistema di backup residente per esempio su sistemi Linux, malware come il ransomware non potranno propagarsi in nessun modo.

Dalla nostra esperienza spesso troviamo vulnerabilità come l’accesso RDP pubblico, cioè la possibilità di accedere da internet a PC o Server aziendali tramite il Desktop Remoto di Microsoft. Bisogna subito disabilitare questa funzionalità attraverso l’utilizzo di Firewall perimetrali.

In molte situazione la soluzione migliore è quella di configurare una politica di backup sul Cloud. Questo perché spesso gli storage sul Cloud sono gestiti ad oggetti, ed i software di backup, come il nostro partner Acronis, gestiscono l’accesso a questi “oggetti”, inaccessibili dai malware ransomware.

Inoltre i software di backup professionali consentono di scrivere dati e renderli accessibili solo attraverso la loro interfaccia utente. Di conseguenza, se da un qualsiasi PC non si potrà accedere  a questi dati, neanche il virus potrà farlo.

Nel caso in cui non si riesca a fermare la propagazione del virus e sia impossibile recuperare i dati dai backup perchè sono stati infettati anche questi, Uni Bit Sistemi ha la tecnologia per effettuare un’analisi comparativa tra due file ed attraverso tecniche proprietarie di reverse engineering, in grado di estrapolare la chiave di lettura per il decrypt ed applicarla a tutti i file infetti per il ripristino totale. Nella maggior parte dei casi, il nostro intervento risulta molto meno oneroso che pagare il riscatto!

Contattaci subito per un’analisi gratuita dei tuoi file server in modo da verificare eventuali ransomware “dormienti” e progettare la soluzione ad-hoc migliore per la protezione della tua infrastruttura IT!

Unibit ti supporta anche per sistemi basati su computer Apple Mac OS

Con le convenienti soluzioni di noleggio moltissime imprese hanno colto l’occasione di passare a computer Apple per rinnovare il parco aziendale dei propri personal computer. La compatibilità operativa ormai è al 100%, grazie alla gestione in cloud dei programmi e grazie anche alla piena compatibilità del pacchetto Microsoft Office.

Apple, con il modello iMac, offre una soluzione ALL-IN-ONE, cioè in un singolo componente fornisce tutto quello che serve per lavorare al meglio. In un case di design elegante ed avveniristico troviamo un monitor retina fino a 5k, disco SSD, una webcam e microfono incorporati  ad alta definizione, una scheda audio hi-end, mouse e tastiera wireless.

Oltre all’indubbia qualità costruttiva che ne garantisce una certa durata nel tempo, i computer Apple sono silenziosissimi e hanno una gestione del risparmio energetico di gran lunga più efficace rispetto ad un normale personal computer.

Dal punto di vista applicativo il sistema operativo Mac OS, essendo un sistema proprietario e costruito ad-hoc per lavorare su hardware dedicato, risulta molto più stabile e sicuro dei sistemi Microsoft Windows. L’esperienza utente è più intuitiva e le applicazioni sono molto più veloci rispetto ai migliori standard di ben oltre il 30%.

Per chi volesse fare un salto di qualità cambiando il proprio parco macchine o per chi invece ha già dei computer Apple in azienda ma non riesce a sfruttare al meglio le potenzialità del sistema operativo Mac OS, Unibit Sistemi è in grado di configurare tutte le politiche di rete per l’ottimizzazione e la distribuzione del software necessario alla soddisfazione degli utenti. Con l’imminente uscita del nuovo sistema operativo Mac OS Big Sur bisogna essere preparati al rilascio delle applicazioni e dei servizi distribuiti necessari al funzionamento dei processi aziendali.

A differenza di altri sistemi operativi, il nuovo sistema operativo Apple viene rilasciato a titolo gratuito, ma l’aggiornamento non è da sottovalutare e necessita di un adeguato supporto di assistenza. E’ importante verificare che, al momento del rilascio,  le app proprietarie supportino la piena compatibilità. Analisi di questo tipo sono obbligatorie per garantire un certo tipo di continuità operativa aziendale evitando che si verifichino ritardi dovuti alle chiamate di supporto IT.

Mac OS è dotata di avanzate funzionalità di gestione, chiamate MDM, per ritardare la distribuzione degli aggiornamenti software sui computer MAC aziendali. Questo consente agli amministratori di effettuare tutti i test di pre-produzione necessari onde evitare blocchi di sistema. Nella nuova versione sono stati potenziati anche tutti i moduli relativi alla sicurezza e conformi alle nuove normative.

E’ stato rimosso il supporto per le estensioni del kernel legacy (kexts) che obbliga gli sviluppatori di terze parti a migrare il proprio software nel framework System Extension in modo da rendere i sistemi più sicuri; anche contro la vulnerabilità del chip T2 di recente scoperta. Con questi aggiornamenti la sicurezza del sistema operativo evita anche l’installazione locale di inutili software antivirus che spesso rallentano o bloccano l’operatività degli utenti. Nel caso in cui si vogliano utilizzare delle istanze virtuali di Microsoft Windows, Parallels, storico hypervisor, grazie alla migrazione sul nuovo framework Systems Extensions, riesce a far girare le applicazioni Windows molto più velocemente.

Ma quali sono effettivamente i passi da seguire nel caso TU voglia passare ad Apple?

  1. Eseguire un backup dati e applicativo dell’attuale parco macchine
  2. Valutare le eventuali attuali applicazioni per la compatibilità con Big Sur
  3. Aggiornare tutte le app e prepararsi a farlo di nuovo dopo l’aggiornamento
  4. Formare il personale, in particolare quello che sta operando in smart-working (Apple Business/School Manager)
  5. Dotarsi del supporto UNIBIT SISTEMI con le conoscenze necessarie per gestire l’aggiornamento o la migrazione

Infine, per chi ha già Mac in azienda, ecco la lista di compatibilità per l’aggiornamento a Big Sur (in alcuni casi si consiglia un upgrade hardware con disco SSD e memoria RAM aggiuntiva): 

  • MacBook 2015 e successivi
  • MacBook Air 2013 e successivi
  • MacBook Pro della fine del 2013 e più recenti
  • IMac 2014 e successivi
  • IMac Pro 2017 e successivi
  • Mac Pro dal 2013
  • Mac mini (dal 2014 in poi)

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