Windows 11: il nostro test

Abbiamo testato il nuovo OS di Microsoft per argomentare la nostra esperienza. Aggiorneremo questo articolo nel caso Microsoft pubblicasse update importanti.

Iniziamo a dire che nel complesso Windows 11 è un aggiornamento importante e risulta migliorato rispetto a Windows 10, sia in termini di interfaccia che di funzioni, risultando più moderno e dinamico. Tra le novità più importanti ci sono senza dubbio l’interfaccia touch e la compatibilità con le app Android, oltre al nuovo Microsoft Store.

Windows 11 è gratuito per i dispositivi che soddisfano i requisiti indicati da Microsoft.

L’aggiornamento è disponibile in due versioni: Home e Pro. La versione Pro si rivolge prettamente ad un’utenza business, mentre la versione Home è studiata un po’ per tutti e dispone di nuove funzionalità dedicate alla sicurezza dei dati personali. Una delle più importanti è sicuramente la crittografia dei dati avanzata che può essere applicata ai file contenuti nell’hard disk garantendo un elevato livello di sicurezza in caso di attacchi.
Nonostante le nuove funzionalità la versione Home si adatta perfettamente a ogni tipo di utente, che usa il PC per gioco, lavoro o semplicemente per navigare su internet. Le funzionalità della versione Pro sono ideate ad-hoc per un utilizzo aziendale.

L’aggiornamento gratuito per chi già possiede una licenza di Windows 10 è sicuramente un vantaggio da non sottovalutare ma a volte, specie per i PC un po’ datati, l’analisi dell’hardware per la conferma dei requisiti di installazione richiede competenze specifiche da utente esperto ma con il vantaggio di migrare file e desktop dal precedente OS usando i backup di OneDrive. Questa funzione evita di dover perdere tempo a configurare un PC nuovo per la prima volta.

La nuova interfaccia utente prende il nome di “Fluent Design” e ci è sembrata nettamente migliorata rispetto a quella di Windows 10 nonostante si sia voluta mantenere la stessa logica di utilizzo; probabilmente una strategia voluta da Microsoft per non traumatizzare troppo gli utenti abituati ad un’interfaccia presenta fin da Windows 8. 

Sono stati rinominati i “Gadget” in “Widget” (spesso poco funzionali ed incompatibili con gli account business; Microsoft ha comunque dichiarato che usciranno aggiornamenti finalizzati alla correzione ed all’ottimizzazione di queste funzionalità) sullo stile macOS ed inseriti in una sezione dedicata. Possono essere posizionati a piacimento sul desktop.


Interessante è il nuovo metodo per gestire le diverse app aperte, chiamato Gruppi Snap. Pensato principalmente per i dispositivi touch, è risultato molto utile quando si utilizzano schermi multipli; da sottolineare la funzione che permette di memorizzare la posizione delle app una volta disconnesso il monitor esterno da un laptop.

CONCLUSIONI FINALI

Windows 11 è un sistema maturo (grazie all’eredità di Windows 10) ma molto più funzionale e senza crash operativi.

Ci sentiamo di dire che la migrazione da Windows 10 a Windows 11 è un passo che ogni azienda dovrebbe considerare di effettuare sicuramente entro il 2023 valutando anche un aggiornamento del parco macchine utenti con soluzioni di noleggio operativo di PC notebook; soprattutto in un’ottica lavorativa agile come lo smart working. Questo perché si sta andando verso esigenze di sicurezza ed usabilità che un sistema come Windows 10 non può più garantire.

Contattaci per un’analisi gratuita della tua infrastruttura aziendale in modo da poter confermare la compatibilità dei tuoi sistemi con Windows 11 e pianificare insieme una migrazione finalizzata all’aumento della tua produttività!

Office automation a costo zero!

Ma cosa si intende per office automation o smart office?

Le soluzioni di office automation o smart office rappresentano il principale alleato della produttività in un’azienda. La digitalizzazione dei documenti, la loro gestione in sicurezza, la condivisione e la conservazione nel rispetto delle normative vigenti dovrebbero essere requisiti indispensabili per garantire flussi di lavoro più fluidi ed efficaci.

I programmi utilizzati per la produttività sono progettati per automatizzare e velocizzare tutti i flussi di lavoro all’interno degli uffici con lo scopo di migliorare la gestione aziendale. Ci sono i software per la gestione della posta elettronica, per scrivere testi, fogli di calcolo elettronici per eseguire calcoli più o meno complessi, per creare grafici e presentazioni, per archiviare dati in modo da avere un archivio digitale sicuro di facile e veloce consultazione.

Spesso questi programmi non sono disponibili solo singolarmente ma raccolti all’interno di un unico pacchetto (suite) accessibile sia off-line con una installazione sul proprio dispositivo (pc, tablet o smartphone) che on-line attraverso delle soluzioni in cloud.

Ma il concetto di office automation si estende all’ottimizzazione di tutto il flusso di lavoro attraverso una combinazione di hardware (PC desktop, notebook, tablet, smartphone, server, scanner, stampanti, apparati di rete, storage ecc…), servizi (connettività internet, cloud ecc…) e software pensata e progettata ad-hoc in modo da evitare inutili investimenti e sprechi di risorse.

L’obiettivo è quello di sostituire processi tradizionali con attività e procedure digitalizzate perfettamente integrate con i seguenti fondamentali vantaggi:

  • riduzione dei consumi energetici, degli spazi per esempio dedicati all’archiviazione cartacea e dei materiali di consumo
  • accesso agile e sicuro alle informazioni anche da remoto grazie agli archivi in cloud
  • maggior produttività dei dipendenti con la possibilità di ridurre i tempi per le attività a basso valore aggiunto come il data entry, riconciliazione contabile ecc…
  • efficienza nei processi lavorativi con la possibilità di condividere, revisionare ed accedere ai documenti di tipologie diverse in modo più facile e veloce
  • qualità del lavoro grazie alle procedure di collaboration service

Nel mercato di oggi esistono svariati software di office automation ma, in questo articolo, vogliamo soffermarci sulle soluzioni open source gratuite sia on-line che off-line in grado di fornire tutti gli strumenti necessari ad una piccola media impresa.

Al primo posto troviamo la versione gratuita on-line della suite più famosa al mondo, Office di Microsoft. E’ sufficiente iscriversi gratuitamente al seguente link login.microsftonline.com per avere accesso alle seguenti applicazioni sul web (dal sito web ufficiale Microsoft):

  • Word. Crea e modifica curriculum, newsletter e documenti dall’aspetto accattivante e invita altri a rivederli e ad apportare modifiche in tempo reale. In più, accedi a modelli Word gratuiti, strumenti di formattazione per lo stile APA, MLA e Chicago e aumenta le funzionalità con i componenti aggiuntivi gratuiti.
  • Excel. Organizza i tuoi dati nei familiari fogli di calcolo e nelle cartelle di lavoro, mentre tutte le modifiche vengono salvate automaticamente. Crea rappresentazioni grafiche moderne che trasformano i numeri in informazioni di valore. Collabora in tempo reale con altre persone mantenendo tutti in sincronia.
  • Powerpoint. Trasforma le tue idee in presentazioni di forte impatto usando modelli dall’aspetto professionale. Usa animazioni, transizioni foto e video per raccontare storie esclusive e straordinarie. Crea presentazioni in contemporanea con altre persone, ovunque ti trovi.

e tanti altri tra cui Outlook Web per gestire la posta elettronica.

Altra soluzione in cloud gratuita molto utilizzata è la suite messa a disposizione gratuitamente da Google. Anche in questo caso abbiamo tutti gli strumenti di produttività per gestire documenti, fogli di calcolo, presentazione ed email.

La capacità di archiviazione gratuita messa a disposizione da queste soluzioni è più che sufficiente per supportare la quantità di informazioni di una piccola media impresa.

Tutte le soluzioni in cloud sono disponibili anche con pacchetti in abbonamento che consentono un uso ancora più professionale delle applicazioni con una capacità di archiviazione maggiore.

Come ultima soluzione gratuita open source (con versione anche off-line) abbiamo scelto OnlyOffice (link al sito web ufficiale).

Con la versione 7.2 è considerata una delle principali alternative open source alle suite office di Microsoft e Google. L’ultima versione si arricchisce ulteriormente con alcune novità, tra cui spiccano tra l’altro il Plugin Manager, i nuovi campi per i moduli, i fogli di calcolo incorporabili, e l’aggiornamento della UI.

Il Plugin Manager permette di esplorare tutti i plugin disponibili, installarli o rimuoverli con un solo click. Altro modulo interessante è il Live Viewer, pensato per semplificare la vita ai team che lavorano insieme a un documento, rendendo evidenti a prima vista i cambiamenti introdotti da ogni altro utente in tempo reale. Nei fogli elettronici sono disponibili nuove funzioni come Link to data range, che aiuta a trovare facilmente i dati desiderati anche in grandi documenti, e Switch Row/Column, per scambiare velocemente righe e colonne nei grafici. Inoltre la funzione OLE (Object Linking and Embedding) permette di inserire fogli elettronici appunto come oggetti OLE in documenti di testo, spreadsheet e slide, per condividere più facilmente dati e statistiche tra diversi documenti. E’ stata potenziata anche la funzione di ricerca grazie alla nuova Search Bar con nuove opzioni di ricerca dettagliata.

Infine la piena compatibilità con i formati standard XML, open document e Microsoft.

Contattaci per un’analisi gratuita dei tuoi processi e flussi di lavoro aziendali per proporti la migliore soluzione gratuita open-source evitando inutili costi o rinnovi di licenze software.

Ancora Ransomware: la privacy, un aspetto sottovalutato

Secondo i report della società cyber assicurazioni Coalition, il numero di attacchi nel 2022 che hanno portato a riscatti pagati si sono ridotti in modo sensibile. Parte della ragione di questo calo è sicuramente la crescente prevalenza di sistemi di backup offline presso le aziende, il che significa che le vittime colpite da un’infezione ransomware hanno la possibilità di ripristinare i propri dati rapidamente ed ad un costo sostenibile, evitando di dover interagire con i loro aggressori.

Negli ultimi anni questi aggressori si sono evoluti in veri e propri modelli di business criminali creando realtà come Conti, Lockbit e Hive.

Queste realtà hanno iniziato a spostare il loro target verso piccole medie imprese che spesso non hanno le capacità tecniche e finanziarie per far fronte ad attacchi informatici del genere.

Ma un aspetto spesso sottovalutato anche dalle grandi imprese vittime delle richieste di riscatto è la privacy!

La minaccia sostanziale inviata dalle organizzazioni criminali consiste, nel caso in cui non venga pagato il riscatto entro una determinata data, nel pubblicare sul dark web tutti i dati aziendali acquisiti durante l’infezione.

Nel 99% queste minacce sono reali e verificabili con un’accurata indagine attraverso specifici strumenti di ricerca. Viene creato un vero e proprio countdown nel quale viene descritta la vittima e la tipologia di dato che verrà pubblicato.

A livello di privacy questo potrebbe essere un grande problema per le aziende colpite perché i dati sensibili resi pubblici sul dark web potrebbero appartenere a persone o a figure per i quali la violazione della propria privacy potrebbe essere considerata un danno oggettivo perseguibile a livello civile e penale con conseguenti procedimenti legali nei confronti dell’azienda vittima, la quale, non avrebbe fatto il necessario per tutelarsi da questo rischio.

Quindi ci potremmo trovare davanti a due gravi problemi, il primo legato alla perdita dei dati aziendali, ed il secondo ancora più grave, legato alla divulgazione di questi dati che in alcuni casi rendono irrilevante avere backup e processi di ripristino nel processo decisionale per pagare o non pagare il riscatto perché affrontare una controversia legale potrebbe diventare molto più oneroso nel medio e lungo termine.

Unibit è in grado di effettuare tutte le indagini necessarie ad individuare i possibili rischi e a prevenire,  grazie ad una strategia dedicata alla protezione dei dati digitali, tutte le possibili conseguenze legali legate alla privacy.

Se hai subito di recente un attacco ransomware, contattaci immediatamente per un’analisi gratuita del tuo caso specifico.

ERP: in cosa consiste il sistema di pianificazione delle risorse aziendali

L’Enterprise Resource Planning (ERP) è un software di gestione che integra tutti i processi di business rilevanti di un’azienda e tutte le funzioni aziendali, ad esempio vendite, acquisti, gestione magazzino, finanza, contabilità, ecc. Integra quindi tutte le attività aziendali in un unico sistema per supportare al meglio il Management. Attraverso tale sistema, i dati provenienti da molteplici parti dell’azienda vengono raccolti e gestiti in maniera centralizzata. 

Uno dei vantaggi più grandi nell’utilizzare un sistema ERP è quello di poter standardizzare i flussi operativi e le procedure aziendale con un alto livello di monitoring.

Le caratteristiche principali di un ERP sono:

  • poter contare su una banca dati centralizzata e sicura a livello aziendale
  • operare contemporaneamente ed in tempo reale sui flussi di lavoro

I sistemi ERP vengono classificati in base alle dimensioni ed alla complessità delle aziende servite. Gli investimenti necessari per la piattaforma utile al funzionamento di un ERP variano in base alla tipologia di servizio ed al numero degli utenti serviti. 

Le piattaforme più utilizzate si basano su tecnologia Microsoft, Linux e SAP.

Scegliere la soluzione migliore per la propria azienda è un’attività importante che necessita di un supporto esperto con esperienza nel settore specifico.

Unibit è fornitore di soluzioni ERP da oltre 10 anni ed è in grado di assistere il Cliente in tutti i macro step necessari all’implementazione:

  • Pianificazione temporale. Insieme al Cliente viene schematizzato un Gantt operativo con micro e macro SAL che comprende l’impiego di tutte le risorse aziendali coinvolte nel progetto.
  • Configurazione del software. Spesso la configurazione del software avviene in ambiente Cloud evitando ulteriori costi hardware a carico del Cliente

  • Migrazione dati. La fase di normalizzazione e migrazione dei dati a volte può impattare in modo sensibile sui processi aziendali. Deve essere studiata e pianificata con molta attenzione.
  • Formazione. Il personale del Cliente andrà formato per prendere dimestichezza con i nuovi strumenti.
  • Produzione e messa a regime. Dopo il primo avvio è normale un calo fisiologico dell’operatività che andrà mano mano a diminuire anche grazie al crescere dell’apprendimento sull’utilizzo delle nuove interfacce utente.

Assistenza Post-Produzione

Aspetto fondamentale affinché un sistema ERP sia il motore gestionale efficace per la propria azienda è l‘assistenza operativa funzionale fornita nel primo anno di esercizio. E’ necessario che un consulente esperto della soluzione software fornita abbia forti competenze di logistica e contabilità finanziaria nel settore di mercato specifico del Cliente.

Contattaci subito per uno studio gratuito delle tue esigenze in modo da scegliere la migliore soluzione ERP per la tua azienda!

 

Primo Pericolo 2021: Ransomware!

Il ransomware è al primo posto tra le minacce sulla sicurezza dei dati aziendali. Questo comporta interventi urgenti per salvaguardare  l’integrità dei dati dopo attacchi di questo genere. 

In un altro dei nostri articoli abbiamo affrontato l’importanza di avere un certo tipo di protezione contro gli attacchi informatici ma il problema dei malware CryptoLocker sta diventando una vera e propria condanna a morte per moltissime realtà aziendali.

Questo tipo di virus si propaga esclusivamente su file system Microsoft Windows e spesso, le aziende, utilizzano file server di questo tipo sia per la gestione dei documenti e sia per il backup. Una volta criptati i documenti ed i backup viene chiesto un riscatto spesso attraverso il pagamento di bitcoin.

Per evitare di pagare questi delinquenti, sempre nella speranza che non sia una truffa, è consigliabile utilizzare filesystem NON Windows e possibilmente collocati al di fuori del proprio “data center” ed accessibili solo al personale del supporto IT.

Con il sistema di backup residente per esempio su sistemi Linux, malware come il ransomware non potranno propagarsi in nessun modo.

Dalla nostra esperienza spesso troviamo vulnerabilità come l’accesso RDP pubblico, cioè la possibilità di accedere da internet a PC o Server aziendali tramite il Desktop Remoto di Microsoft. Bisogna subito disabilitare questa funzionalità attraverso l’utilizzo di Firewall perimetrali.

In molte situazione la soluzione migliore è quella di configurare una politica di backup sul Cloud. Questo perché spesso gli storage sul Cloud sono gestiti ad oggetti, ed i software di backup, come il nostro partner Acronis, gestiscono l’accesso a questi “oggetti”, inaccessibili dai malware ransomware.

Inoltre i software di backup professionali consentono di scrivere dati e renderli accessibili solo attraverso la loro interfaccia utente. Di conseguenza, se da un qualsiasi PC non si potrà accedere  a questi dati, neanche il virus potrà farlo.

Nel caso in cui non si riesca a fermare la propagazione del virus e sia impossibile recuperare i dati dai backup perchè sono stati infettati anche questi, Uni Bit Sistemi ha la tecnologia per effettuare un’analisi comparativa tra due file ed attraverso tecniche proprietarie di reverse engineering, in grado di estrapolare la chiave di lettura per il decrypt ed applicarla a tutti i file infetti per il ripristino totale. Nella maggior parte dei casi, il nostro intervento risulta molto meno oneroso che pagare il riscatto!

Contattaci subito per un’analisi gratuita dei tuoi file server in modo da verificare eventuali ransomware “dormienti” e progettare la soluzione ad-hoc migliore per la protezione della tua infrastruttura IT!

Unibit ti supporta anche per sistemi basati su computer Apple Mac OS

Con le convenienti soluzioni di noleggio moltissime imprese hanno colto l’occasione di passare a computer Apple per rinnovare il parco aziendale dei propri personal computer. La compatibilità operativa ormai è al 100%, grazie alla gestione in cloud dei programmi e grazie anche alla piena compatibilità del pacchetto Microsoft Office.

Apple, con il modello iMac, offre una soluzione ALL-IN-ONE, cioè in un singolo componente fornisce tutto quello che serve per lavorare al meglio. In un case di design elegante ed avveniristico troviamo un monitor retina fino a 5k, disco SSD, una webcam e microfono incorporati  ad alta definizione, una scheda audio hi-end, mouse e tastiera wireless.

Oltre all’indubbia qualità costruttiva che ne garantisce una certa durata nel tempo, i computer Apple sono silenziosissimi e hanno una gestione del risparmio energetico di gran lunga più efficace rispetto ad un normale personal computer.

Dal punto di vista applicativo il sistema operativo Mac OS, essendo un sistema proprietario e costruito ad-hoc per lavorare su hardware dedicato, risulta molto più stabile e sicuro dei sistemi Microsoft Windows. L’esperienza utente è più intuitiva e le applicazioni sono molto più veloci rispetto ai migliori standard di ben oltre il 30%.

Per chi volesse fare un salto di qualità cambiando il proprio parco macchine o per chi invece ha già dei computer Apple in azienda ma non riesce a sfruttare al meglio le potenzialità del sistema operativo Mac OS, Unibit Sistemi è in grado di configurare tutte le politiche di rete per l’ottimizzazione e la distribuzione del software necessario alla soddisfazione degli utenti. Con l’imminente uscita del nuovo sistema operativo Mac OS Big Sur bisogna essere preparati al rilascio delle applicazioni e dei servizi distribuiti necessari al funzionamento dei processi aziendali.

A differenza di altri sistemi operativi, il nuovo sistema operativo Apple viene rilasciato a titolo gratuito, ma l’aggiornamento non è da sottovalutare e necessita di un adeguato supporto di assistenza. E’ importante verificare che, al momento del rilascio,  le app proprietarie supportino la piena compatibilità. Analisi di questo tipo sono obbligatorie per garantire un certo tipo di continuità operativa aziendale evitando che si verifichino ritardi dovuti alle chiamate di supporto IT.

Mac OS è dotata di avanzate funzionalità di gestione, chiamate MDM, per ritardare la distribuzione degli aggiornamenti software sui computer MAC aziendali. Questo consente agli amministratori di effettuare tutti i test di pre-produzione necessari onde evitare blocchi di sistema. Nella nuova versione sono stati potenziati anche tutti i moduli relativi alla sicurezza e conformi alle nuove normative.

E’ stato rimosso il supporto per le estensioni del kernel legacy (kexts) che obbliga gli sviluppatori di terze parti a migrare il proprio software nel framework System Extension in modo da rendere i sistemi più sicuri; anche contro la vulnerabilità del chip T2 di recente scoperta. Con questi aggiornamenti la sicurezza del sistema operativo evita anche l’installazione locale di inutili software antivirus che spesso rallentano o bloccano l’operatività degli utenti. Nel caso in cui si vogliano utilizzare delle istanze virtuali di Microsoft Windows, Parallels, storico hypervisor, grazie alla migrazione sul nuovo framework Systems Extensions, riesce a far girare le applicazioni Windows molto più velocemente.

Ma quali sono effettivamente i passi da seguire nel caso TU voglia passare ad Apple?

  1. Eseguire un backup dati e applicativo dell’attuale parco macchine
  2. Valutare le eventuali attuali applicazioni per la compatibilità con Big Sur
  3. Aggiornare tutte le app e prepararsi a farlo di nuovo dopo l’aggiornamento
  4. Formare il personale, in particolare quello che sta operando in smart-working (Apple Business/School Manager)
  5. Dotarsi del supporto UNIBIT SISTEMI con le conoscenze necessarie per gestire l’aggiornamento o la migrazione

Infine, per chi ha già Mac in azienda, ecco la lista di compatibilità per l’aggiornamento a Big Sur (in alcuni casi si consiglia un upgrade hardware con disco SSD e memoria RAM aggiuntiva): 

  • MacBook 2015 e successivi
  • MacBook Air 2013 e successivi
  • MacBook Pro della fine del 2013 e più recenti
  • IMac 2014 e successivi
  • IMac Pro 2017 e successivi
  • Mac Pro dal 2013
  • Mac mini (dal 2014 in poi)

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Smart Working

Con l’avvento della pandemia Covid 19 moltissime aziende, compresa la pubblica amministrazione, hanno adottato lo smart working per lavorare da casa “in tutta sicurezza”.

Purtroppo, nella maggior parte dei casi, i lavoratori si sono solo portati il lavoro a casa, evitando sicuramente la possibilità di contagio da Coronavirus, ma tralasciando tutta una serie di aspetti legati alla sicurezza informatica e alla privacy dei dati aziendali sensibili. 

Inoltre, senza una adeguata formazione ed una infrastruttura che spesso è risultata assente nelle aziende, è stato impossibile lavorare come se si fosse veramente in ufficio, anche per cose banali come poter rispondere al telefono…

Le aziende che non hanno investito in un minimo di digitalizzazione e controllo di gestione (necessari più di prima) hanno subito un crollo dell’operatività, e di conseguenza del fatturato. 

Eppure c’erano e ci sono strumenti di finanza agevolata che permettono un facile accesso al credito, specialmente se utilizzato ai fini della ricerca e sviluppo per la digitalizzazione dei processi aziendali.

Non serve molto per essere un minimo conformi alle normative e poter veramente lavorare da remoto come se si fosse in azienda, specialmente per tutti quei settori che non hanno determinate esigenze logistiche.

Ai nostri clienti abbiamo proposto una soluzione smart working veloce e di facile implementazione, dando la possibilità di ammortizzare i costi in pochissimo tempo:

  • Installazione e configurazione di un dominio Microsoft Active Directory. Con questa metodica di lavoro abbiamo strutturato l’accesso alle risorse (programmi, file e documenti) in base a determinati credenziali limitando gli accessi amministrativi solo alla necessaria manutenzione
  • Installando un Firewall di prestazioni adeguate alle specifiche esigenze del Cliente insieme ad una connettività di backup
  • Segmentando la rete LAN con tecnologia VLAN in modo da suddividere il traffico di rete in base all’utilizzo (dati, voce, wi-fi, ospiti, ecc)
  • Attivando un sistema di centralino telefonico VOIP, per dare la possibilità ai dipendenti di rispondere ai numeri di telefono aziendali
  • Virtualizzando sul cloud le politiche di backup
  • Fornendo PC portatili configurati per l’accesso VPN remoto nel dominio Active Directory e quindi alle risorse aziendali
  • Formando gli utenti attraverso breafing programmati

In questo modo si è riusciti a garantire gli accessi e soprattutto una gestione in sicurezza dei profili personali, desktop e dati.

Con il firewall abbiamo configurato le VLAN per gestire gli indirizzamenti per le varie tipologie (dati, telefonia, wi-fi ecc), e configurato l’accesso VPN, in grado di garantire la sicurezza del collegamento internet da casa all’ufficio.

Il centralino VOIP ha permesso la creazione di interni remoti incanalati su connessioni VPN.

Se anche tu vuoi iniziare a lavorare in smart working SENZA PERDERE IN OPERATIVITA’ e FATTURATO, contattaci subito per una visita gratuita presso la tua azienda!

L’incubo ricorrente

Gli ultimi studi condotti da aziende come Cisco o Allianz Global Corporate & Specialty hanno dimostrato che il rischio informatico, detto anche Cyber Risk, è la paura più ricorrente che affligge le piccole e medie imprese.

A causa della pandemia Covid 19, c’è stata una rapida e forzata digitalizzazione delle informazioni che ha messo a rischio una quantità enorme di dati sensibili. E’ all’ordine del giorno leggere sui giornali di incidenti informatici in grado di bloccare le attività ad aziende e istituzioni importanti come per esempio INPS o Unicredit.

Il report autorevole ALLIANZ RISK BAROMETER del 2020 indica che il rischio più altro percepito dalle aziende è quello informatico e cioè quello relativo ai crimini informatici, alla violazione dei dati e ai guasti tecnici. Questo rischio reale comporta di conseguenza il pericolo reale di una totale interruzione delle attività e delle filiere connesse.

Oltre al danno di immagine che potrebbe essere più importante per un’azienda che ha già una certa visibilità, le possibili conseguenze sono spesso sottovalutate. La sola perdita di dati sensibili potrebbe coinvolgere l’azienda in cause civili o addirittura penali con una perdita economica importante.

Nonostante alcune grandi aziende non siano state in grado di tutelarsi, non devi assolutamente pensare di non poter accedere agli strumenti necessari per mettere in sicurezza la tua società. Spesso, a causa di meccanismi politici, investendo grosse somme di denaro ci si riduce a soluzioni improvvisate e gonfiate dai soliti nomi. Non servono grossi investimenti ma una normale regolarizzazione della propria infrastruttura ma fatta straordinariamente bene e da professionisti qualificati; e non dai soliti raccomandati.

Se vuoi scoprire quali sono le 6 cose fondamentali da fare per mettere in sicurezza la tua azienda, continua a leggere cliccando QUI!